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All’interno del territorio della Valpelline nasce una nuova realtà in grado di conciliare ricerca, innovazione e valorizzazione del territorio grazie alla creazione di prodotti sostenibili e dall’alto valore tecnologico.

I PROGETTI 2021

DIDATTICA, RICERCA, SPERIMENTAZIONE

L’obiettivo della start up è la formazione e l’educazione finalizzata alla creazione di una nuova consapevolezza per immaginare, strutturare e gestire un sistema autonomo e sostenibile. La start up si fa portatrice di un’idea di sviluppo autocentrato del territorio montano, in cui il rispetto e la valorizzazione delle peculiarità e delle risorse locali giocano un ruolo determinante.

SDEEP

Sito Didattico, Educativo, Esperienziale e Produttivo.

 

I siti SDEEP sono dei “parchi esperienziali” in cui, sfruttando e non portando modifiche alle caratteristiche morfologiche che la natura offre, è possibile lo svolgimento di attività destinate all’apprendimento e al miglioramento delle abilità personali. Grazie all’utilizzo di nuove tecnologie i siti saranno accessibili anche a persone diversamente abili attraverso esperienze appositamente studiate.

Il primo “parco” verrà realizzato vicino all’abitato di Valpelline in un contesto di perfetta simbiosi e sinergia con il territorio circostante.

Attraverso la collaborazione con il Politecnico di Torino è prevista inoltre la progettazione e la costruzione di strutture temporanee minimali e modulari, finalizzate ad accogliere spazi per funzioni diverse che vanno dall’accoglienza sul sito agli spazi indoor per la didattica, dal monitoraggio dell’ambiente agli eventi pubblici, e basate sulla sinergia tra lo spazio costruito e il paesaggio circostante.

Tali strutture, a basso impatto ambientale e realizzabili con materiali riciclabili e in autocostruzione, sono a loro volta l’esito di esperienze di progettazione didattica e partecipata (workshop, team studenteschi, ecc.) che prevedono il coinvolgimento degli studenti, degli utenti e della popolazione locale.

BIVACCO
LUCA PASQUALETTI

Un presidio di monitoraggio d’alta quota

Il bivacco Luca Pasqualetti, inaugurato nel 2018, si trova sull’impervia cresta del Morion in Valpelline, di fianco allo scenografico foro della Becca Crevaye, a 3280 m.

Sfruttando la sua posizione strategica e la strumentazione messa a disposizione dal Politecnico di Torino, (con rilevamento ghiacciai, postazione meteorologica, movimento rocce) il bivacco può essere trasformato in un presidio di monitoraggio e tutela del territorio.

Le innovazioni principali di questo rifugio non permetterebbero solo l’acquisizione di dati scientifici utili, ma amplierebbero le finalità tradizionale del bivacco unendo la funzioni di ricovero a quello di spazio divulgativo in quota e di valorizzazione delle conoscenze all’interno di uno sport, l’alpinismo, che fa della montagna il suo fulcro.

WORKSHOP

La protezione del paesaggio alpino, l’accessibilità, la messa in sicurezza del territorio, la trasformazione ed il riuso di strutture edilizie (come ad esempio rifugi, bivacchi, alpeggi, strutture dismesse, ecc.), la valorizzazione delle risorse territoriali, il turismo sostenibile, sono oggi più che mai tematiche emergenti che mettono in gioco questioni centrali quali la sostenibilità degli interventi, il rapporto con il paesaggio, la razionalizzazione dello spazio abitativo, l’uso di nuovi materiali e tecniche costruttive, l’efficienza energetica, il rilancio delle microeconomie locali.

Tali tematiche sono al centro di alcune esperienze didattiche che vedono nella forma del workshop, dei momenti formativi aperti a professionisti, studiosi, studenti o semplici appassionati. Hanno una durata limitata e con un programma ben strutturato. Questo ci permette di far conoscere le caratteristiche della Valpelline e i partecipanti possono collaborare creando nuove idee e progetti per uno sviluppo sostenibile del territorio.

È questo il caso del workshop “Energie rinnovabili, tecnologie avanzate: pietre antiche diventano spazi contemporanei” in cui alpeggi e mayen, oramai abbandonati e destinati a crollare, diventano interesse di progetti di recupero attenti al contesto in cui sono inseriti e all’utilizzo delle risorse del territorio.

Un’altra esperienza è il workshop “Atelier 2000”, orientato invece ai temi dell’alta quota, ideato in collaborazione con l’Istituto di Architettura Montana – IAM, e che si svolge presso uno dei rifugi alpini della Valpelline. L’attività rientra nell’ambito dell’offerta formativa del Politecnico di Torino, coinvolgendo gli studenti di architettura e ingegneria, ed è l’occasione per confrontarsi con esperti del settore come geologi, ingegneri ambientali, progettisti e costruttori di strutture in alta quota, guide alpine.

CAMBIAMENTI CLIMATICI

Il progetto sui cambiamenti climatici è un lavoro iniziato nel 2019 insieme al dipartimento DIATI (Politecnico di Torino) sul rilevamento dello scioglimento dei ghiacciai.

I ghiacciai sono un termometro di cambiamenti climatici e costituiscono una parte determinante nella vita della Valle d’Aosta, per l’approvvigionamento idrico, l’energia, il turismo, è importante capirne le evoluzioni con tecniche di monitoraggio.

La Valpelline si presta bene a sperimentare sul campo l’uso di strumentazioni d’avanguardia e nuove tecnologie e basate su misure fotogrammetriche aeree, misure terrestri e immagini satellitari per una ricostruzione dei corpi glaciali nello spazio e nel tempo. Questo può portare anche alla creazione di forme di turismo consapevoli attraverso tour didattici, workshop e punti informativi.

SCHEDE ITINERARI

I punti di interesse per scoprire la Valpelline.

In una apposita sezione del sito esprisarvadzo.com o in un app creata ad hoc, sarà possibile usufruire di schede di approfondimento della Valpelline.

Le schede saranno composte da differenti sezioni: una parte dedicata all’itinerario e alla cartografia; un’altra dedicata alle caratteristiche morfologiche e floro-faunistiche; in ultimo una parte dedicata agli aspetti storici e alle tradizioni con la raccolta di aneddoti e interviste. Le schede saranno fornite di materiale multimediale come foto, video e mappe interattive in modo da rendere l’esperienza il più coinvolgente possibile.

Le relazioni sono punto di partenza per progetti didattici e di sviluppo di modelli di fruizione del territorio che, oltre all’atto sportivo quindi volti al raggiungimento delle vette, si orientano verso la valorizzazione del patrimonio culturale. Conoscere natura, storia e tradizioni del luogo permetterà di insegnare anche un modo intelligente e consapevole di attraversarlo. Ciò aiuterà la creazione di nuove pratiche di turismo dolce e sostenibile anche all’interno della nostra valle.

CASAFORTE DI VALPELLINE

La Tour de Valpelline è una casaforte di enorme valore storico-culturale situata a fianco della chiesa nel centro del comune. Il nostro intento è quello di rivalorizzare questo edificio attraverso un restauro conservativo rendendola una struttura ricettiva ad alta qualità al cui interno troveranno posto anche una biblioteca e una stanza dedicata all’alpinismo. Il progetto si struttura sul modello delle case-museo come già avvenuto in altre località quali Introd e La Thuile. L’idea è quella di restituire questo importante patrimonio culturale alla nostra comunità e condividerlo con le persone che verranno a visitare il nostro paese.

Il Politecnico di Torino ha collaborato alla stesura di un progetto di massima per studiare le potenzialità e le vocazioni dell’edificio e per valorizzarne la materia storica, nell’ottica della creazione di uno spazio ricettivo e culturale di alta qualità, in un contesto di grande valore.

Qualcosa in più sulla Startup

Startup innovativa, scuola di montagna sarvadza, outdoor experience

La start up permette la creazione di una cabina di regia con lo scopo di ideare, organizzare e proporre attività multidisciplinari con fini didattici e pedagogici aventi come oggetto il territorio montano e le sue peculiarità: dalla cultura alle attività outdoor, dall’economia alle tecnologie, dall’architettura allo sport, ma avendo sempre come obiettivo centrale la messa a sistema e la valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali propri della montagna e della Valpelline in particolare.

Le diverse attività didattiche possibili hanno dunque come punto di partenza e come fine ultimo sempre lo studio delle problematiche specifiche del territorio nei vari ambiti. In questo modo gli aspetti didattici e di conoscenza si intrecciano con quelli di ricerca, di esplorazione di nuovi spazi, di creazione di nuove economie e di nuove visioni progettuali che possono avere ricadute dirette sul territorio in questione.

Grazie alla presenza e alla collaborazione di professionisti della montagna, del benessere, di docenti e ricercatori universitari la società si compone di un team in grado fronteggiare nuove sfide e guardare al futuro con lungimiranza. Mediante l’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia e nuove tecnologie la startup si propone di realizzare progetti innovativi con scopi didattici e formativi per garantire una fruizione consapevole e in equilibrio con il territorio circostante. Tutto ciò è reso possibile anche da un protocollo d’intesa stipulato con il Politecnico di Torino la quale collaborazione accompagnerà molti dei progetti del 2021.

In linea generale il Politecnico di Torino può fornire il supporto scientifico nelle attività didattiche e di ricerca sotto molteplici punti di vista:

  • Censimenti e monitoraggi delle risorse del territorio (ambiente naturale, patrimonio costruito, ecc.)
  • Sviluppo di linee guida e buone pratiche
  • Sviluppo di progetti pilota e casi virtuosi
  • Esperienze di autocostruzione
  • Consci dei cambiamenti socio-ambientali in atto, crediamo nell’importanza di riqualificare il territorio che ci accoglie facendo dialogare storia e nuove tecnologie.

Crediamo che riuso, sperimentazione e utilizzo di antichi saperi possano essere la base per creare una nuova economia di montagna che sia in grado di armonizzare tradizione e innovazione.